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10.11.04

Se trovo il traduttore, lo uccido

Mai come per questo film ho sentito parlare dell'assurdità di certe traduzioni di titolo dall'inglese all'italiano. E in effetti il risultato è stato pessimo. Comunque stasera dovrei andare a vederlo...

9 Comments:

Blogger gioely said...

Io li ho un po' di altri titoli "improponibili":
"Road to Perdition" - "Era mio padre" (patetico!)
"Welcome to the Dollhouse"-"Fuga dalla scuola media" (a causa di questo titolo non sono andata a vederlo al cinema, pensavo fosse uno dei soliti filmetti "scolastici" americani di serie B)
E se mi impegno ne trovo qualcun'altro..... ;)

11:15 AM  
Blogger boss said...

gioely: effettivamente non avessi sentito parlare bene e mi fossi ispirato solo al titolo non l'avrei nemmeno preso in considerazione...

1:03 PM  
Anonymous Anonymous said...

...dovessi spiegarti...
SE HAI TEMPO PER FARTI 4 RISATE...

:-)))
Skeggia

2:56 PM  
Anonymous Anonymous said...

ciao sono EGOKID... sono tornato!
cmq, uomo, lo sai che tu lavori con un mio GRANDE AMICO??? anche lui scrive per il "corriere di asti" (correct spelling???) nella sezione SPORT e... ti ha visto! si chiama Alberto Fumi.
tutte queste info non richieste sono state inserite per perorare la mia causa "il mondo è piccolo". ciau

andrea aka egokid (perlappunto)

9:05 PM  
Anonymous Anonymous said...

DIMENTICAVO:
volevo scrivere che ho visto il film di cui parli e concordo: la traduzione del titolo in italiano è abominevole, sembra una commedia di julia roberts!
il film è carino, ma forse un po' lunghino slash noiosino in alcuni punti... macheccevoifà.
cià

egokid

9:07 PM  
Anonymous Anonymous said...

E diglielo tu che sto film non è una fetecchia, al mio moroso, che il discorso sull'ipotesi cinema si è arenato dopo che gli ho detto il titolo e da lì non si è più mosso... :|
katrien

10:12 PM  
Blogger boss said...

egokid: bella! Il mondo è proprio piccolo...

katrien: il danno che ha fatto quello della traduzione è stato enorme... Non so nemmeno immaginare quanti in italia non l'hanno visto per il titolo

9:31 PM  
Anonymous Anonymous said...

In effetti sono mesi che cerco la testa del phenomenon che ha tradotto sto titolo. Bisogna proprio essere dei coglioni. Per inciso (imposto la voce in modalità "cultura e società") il titolo in inglese è un verso della poesia su "Eloisa ed Abelardo" di Alexander Pope, e viene espressamente citata nel film. La stessa poesia era stata inserita dal geniale Kaufman, che quindi dimostra di esserle molto legato, in un altro dei suoi film (Essere John Malkovich).
Comunque io l'ho visto ieri, mi è piaciuto e credo di cominciare a capirlo solo dopo 24 ore di riflessioni e una polenta con le salsicce. Mi astengo da altri commenti in attesa della recensione del director.
Tara

2:02 AM  
Blogger boss said...

Tara: sui film respect come sempre. Per motivi logistici, di editoria e di accordi con director (ammazza oh) la recensione la metto lunedì, anche se già pronta. Per quanto riguarda il film aggiungo una cosa. E' il classico dei film di cui si capisce qualcosa in più ripensandoci, o a una seconda visione (anche se meno di film come I soliti sospetti, o Memento, o Being J.M...)..
E ora il mio piccolo momento autoreferenziale: a un certo punto del film, prima di varie operazioni ecc. vedo in macchina il Carrey con un segno nero sulla tempia; poi la macchianera sulla tempia la capisco. Non dico altro, ma cazzo! avevo notato un bel particolarino...

9:39 AM  
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