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27.5.05

The "Carta d'Identità Elettronica" Experience

"Cosa ci fai ancora in casa a quest'ora? C'è gente che fa la coda dalle sei!", questo alle setteequalche l'esordio di mia madre per spronarmi. Stamattina è stata la volta della carta d'identità, elettronica ad asti signora mia...
Alla bellemeglio mi preparo, indosso una camicia da parata giusto per dare una decente parvenza (colletto) nella foto e mi dirigo alla missione di oggi, mentre sento i miei bestemmiare sul fatto che non mi sia sbarbato...
Con tutta calma colazione e sigaretta al tavolino e alle otto spaccate spalmo la superipsilon nei pressi della destinazione con una bizzarra manovra di parcheggio, e sarà proprio questa bizzarra manovra che spinge due giovani junkie a chiedermi un paio di cartine. Complimenti! Buon inizio di giornata e mi avvicino alla sede. La mia carta d'identità è scaduta da immemore tempo e infatti la sede è cambiata e scopro che è negli stessi locali del mio anno di prima media...
Sono in anticipo clamoroso. Manca mezzora all'apertura e prima di me c'è solo un signore, evidentemente imparentato con mia madre per giustificare la sua presenza a quest'ora...
Mi tocca finire le sigarette, e finalmente viene aperto il regno della burocrazia. Il tabellone elettronico mi invita ad accomodarmi alla postazione due. Un aggeggio hi tech fa tutto. Appoggio l'indice della mano sinistra (ma senza giurare) e poi è il momento della foto. L'addetta mi immortala e poi mi chiede se voglio rifarla. La foto in effetti è orrenda, ma è una costante di tutti i miei documenti. Quindi dico che va bene così, potrebbe solo peggiorare. In tutte le foto ufficiali ho un nonsoche di malavitoso e in questa assumo una variante narcotrafficante colombiano che andrebbe bene per le tshirt tanto di moda tra gli zamurri di queste estati...
Un paio di firme, tre euro e il gioco è fatto. Ritiro la prodigiosa carta d'identità elettronica e mi avvio verso l'uscita. A seguirmi ci sono circa dieci persone, tra cui due suore (sempre in coppia le suore, mah!). Tranne le religiose sono tutti abbigliati con una grande attenzione per la parte superiore e vedo quindi giacche da matrimonio, camicie incravattate su pantaloni sgualciti, non coordinati, ecc... Un gran daffare di lacche, spazzole, pettini e specchietti per le madame.
Trionfante ed emozionato per il nuovo documento mi avvio verso a casa sperando di sfoggiarlo a qualcuno, ma non incontro nessuno se non il tabacchino che mi chiede solo se ho venticentesimi per facilitargli il resto...




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