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7.7.05

Ridere di me nella casa dalle finestre che ridono

Ieri dopo una lunga pausa, ho ripreso la tradizione del mercoledì cinema con la crew di quest'inverno.
Il film di ieri, "La casa dalle finestre che ridono", è bello. E' quel tipo di film che ti mette una suspance addosso per tre quarti d'ora di seguito, senza che questa sia provocata da urla, scricchiolii, risate malefiche, musica inquietante di sottofondo ecc; bensì dalla trama, avvincente, coinvolgente che entra in testa e comincia a lavorare. Di scene horror come si può essere abituati a pensare, con sangue e grida ce ne sono pochissime; concentrate all'inizio e alla fine. Un film di trentanni fa che è ancora bello tosto insomma.
Per questi film sono abbastanza cachereccio; ieri per di più ero strafatto andante e, durante le scene che ritenevo più a rischio infarto, interponevo tra me e lo schermo, depliant pubblicitari del penny market, chiaramente ridendo di me stesso...
Ogni tanto sbirciavo, per poi addirittura voltarmi qualche secondo dopo. Insomma uno schifo di ventisettenne. Un paio di ulteriori miccette hanno completato l'opera, e stanotte chiaramente, negli istanti precedenti il sonno, mi rivedevo le poche scene inquietanti del film... E così nonostante fosse una delle poche notti non torride di sti ultimi giorni, ho dormito male lo stesso...




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