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18.9.05

Franz Ferdinand - You Could Have It So Much Better With Franz Ferdinand

Di un disco (forse) si dovrebbe parlare dopo un considerevole numero di giorni che lo si ascolta; soprattutto nel caso in cui se ne voglia parlare bene, benissimo.
Nonostante sia in possesso di una copia del secondo album dei Franz Ferdinand da soli nove giorni, gli ascolti sono già tanti, addirittura eccessivi e lo trovo stupendo.
Molto probabilmente non faccio testo perchè il mio amore (perchè di questo si tratta) per i quattro di Glasgow è esagerato. Sono sicuro che se facessero uscire un album di sbadigli, troverei il modo per dargli un voto almeno sufficente.

Il fatto è che di questo album adoro tutto. La prima canzone The Fallen è esagerata, tirata, come deve essere una prima traccia. Fa capire che non si scherza fin dall'inizio.

Subito dopo c'è il singolo che gira da qualche tempo. Il discorso non cambia; la apprezzo, muovo la testa e penso già alla prossima volta che li vedrò dal vivo.

This Boy nei dieci secondi iniziali potrebbe essere il riassunto dello stile e del suono Franz Ferdinand; attacco tirato a dar la carica per cinque secondi.stop."yeah" di kapranos e si ricomincia a darci dentro. coretti e grinta. la canzone che voglio da loro è quella.

Ma a sto giro a differenza dell'altro album decidono che sono in grado di fare altro e lo fanno bene, benissimo. C'è spazio per la canzone lenta (Walk Away), e sembra di essere dappertutto fuorchè Glasgow.

Vibrazioni e velocità nei due minuti successivi. La traccia più breve, la traccia da ballare, da pogare di più. Evil and a Heaten

Alla numero sei c'è You're the reason i'm leaving, l'episodio più simile all'album precedente; e chiaramente la cosa male non fa.

In Eleanor Put Your Boots On giocano a fare i Beatles, e giocano proprio bene. Variazione al tema Franz Ferdinand che si può solo apprezzare quando è di questo genere. Nel testo parlano poi della ruota di Coney Island e io vado in brodo di giuggiole

Well That Was Easy dopo i primi ascolti pensavo fosse uno degli episodi deboli dell'album. Mi sbagliavo. E' la classica grower, cambi di ritmo e urletto. Ottima anche questa.

What You Meant è la traccia più allegra, la più frizzante, quella che mi diverte di più. "...We must MDMA our sentiment..." vale mezzo album!

I'm Your Villain è la canzone più 80's. Dopo i primi quindici secondi sembra di tornare indietro di ventanni. Se proprio devo fare le pulci al disco mi sento (timidamente) di farle qui. Non mi convince tantissimo.

Con You Could Have It So Much Better si rifanno alla grande e con gli interessi. Qui il post punk si confonde con il garage, il tiro è micidiale, è senza respiro, ficcante, percussivo. A oggi è tra le mie preferite dell'album.

Riprendono il fiato con la successiva Fade Together, posano la batteria, spengono l'elettricità e tirano fuori un pianoforte. Perchè no! Non la ricorderemo fra vent'anni, ma va bene così.

Chiudere in bellezza è un discorso che non si limita alle tracce, (adoro i finali di tutte le canzoni dei Franz Ferdinand, che non sono mai eccessivi e trascinati) ma anche a questo secondo album. Outsiders si poggia su una base che tiene alta la soglia d'attenzione. C'è l'idea che debba succedere qualcosa. In realtà non succede un bel niente, ma proprio bello. Quattro minuti strani, bellissimo modo di chiudere.


E se fossi uno che scrive per pitchfork mi piacerebbe finire scrivendo un bel nove punto sei !




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