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27.12.05

Top Album 2005 1 - 2

Image hosted by Photobucket.com2 The Spinto Band - Nice and nicely done Uno strano mix di magia e belle emozioni fin dal primo ascolto. Mettono subito allegria. Suonano disinvolti e le loro canzoni sono delle gemme che attraversano un panorama vastissimo di sensazioni e riferimenti. Per gli amanti di definizioni e sottogeneri direi che qui si spazia molto nei dintorni dell'indie, con piacevoli rimandi ad un infinità di gruppi (Pavement, Grandaddy, Strokes, Shins...)
Gli "Spinto" sono in sei, e arrivano dal Delaware, giovanissimi (tra i 19 e i 23 anni) e anche loro, come quasi tutti i gruppi, sono in possesso di una storiella sul loro inizio. In questo caso il protagonista è Nick Krill, cantante e chitarrista, che nel cercare in soffitta una figurina del baseball, si è imbattuto in composizioni musicali del nonno, tale Roy Spinto musicista della domenica; da lì nome e leggenda pronta.
Nice And Nicely Done, a mio avviso, non ha cadute lungo le undici tracce che lo compongono, offrendo alcuni episodi notevoli come Oh Mandy una delle canzoni più belle di quest'anno, in cui il falsetto del cantante e un mandolino timido protagonista danno assuefazione già dopo un ascolto. E cosa dire di Crack The Whip che paga sì il tributo all'ondata di gruppi come i Franz Ferdinand o Killers ma senza sminuire al loro confronto, tutt'altro; in Japan Is An Island infine sembra di ascoltare i migliori Grandaddy.
Della Spinto Band stupisce molto la naturalezza che dimostrano nel cambiare registro all'interno dell'album e la loro giovanissima età pone serie aspettative di una carriera brillante.

Image hosted by Photobucket.com1 Franz Ferdinand - You Could Have it so Much Better C'è poco da dire per me su questo gruppo. Dopo un anno dall'esordio capolavoro se ne tornano con un lavoro altrettanto sconvolgente. Canzoni che oltre ad emozionarmi sanno scuotermi, mi fanno ballare, mi rendono felice come un bambino. I quattro scozzesi hanno trovato la ricetta giusta già l'anno scorso. Continuano sulla retta via, provando anche un paio di lenti convincenti e una traccia finale (Outsiders) strana, folle, da brivido. Pur avendoli visti un paio di volte dal vivo, il mio giudizio si basa esclusivamente sul lavoro in studio. Fanno il genere che più mi piace, con i suoni che adoro, gli arrangiamenti che amo e i testi che vorrei sempre leggere.




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