Morningwood @Rainbow - Milano - 29.05.2006

Come al solito, bastano tre gocce di pioggia e Milano diventa una penosa caricatura di Venezia: in un Rainbow parzialmente allagato hanno fatto la loro apparizione i Morningwood*, capitanati da un'esuberante reincarnazione di Gegia, di nome Chantal Claret.

Il gruppo in questione, formato in parte da interinali del rock**, è ormai noto per concerti decisamente scollacciatamente interattivi e la loro data meneghina non ha fatto eccezione: Chantal non è propriamente inquadrata nel chichet estetico oggi dominante, ma riesce a scherzare su ciò con dosi di ironia generose almeno quanto la sua taglia di reggiseno.

Il pop-rock ballereccio presente sull'album viene sporcato e vivacizzato da numerosi sketch (incluso un uso smodato del "cazzo, figata!") e siparietti, non ultime le escursioni della cantante fin oltre la transenna, che terminano spesso con limonate estemporanee in rapida successione. Buona parte degli ausili elettronici son stati abbandonati durante il concerto, costringendo Pedro, Philip e Fredo ad un surplus di lavoro.

Pare che Chantal abbia scommesso con un giornalista italiano che sarebbe riuscita a spogliare qualcuno sul palco: beh, ha vinto lei.

Menzione d'onore per il gigantesco batterista (precedentemente in quota Cibo Matto e Beastie Boys) che - dopo aver svolto il suo mestiere in maniera egregia - ha salutato il pubblico con una didgeridooata di gola.

*: un po' di autoreferenzialità non guasta mai...

**: ok che qui non sono molto conosciuti, ma dover smontare pure il palco…

iDop(e) aka cru7do