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17.8.05

Ancora un po' innamorato

Ti accorgi degli affetti, delle belle emozioni quotidiane, delle passioni sfrenate, dei ricordi intensi ecc... solo quando ne sei lontano.
Pur essendo in compagnia, in vacanza, nella festa sfrenata inizi a sentire queste mancanze un poco alla volta. Il primo giorno è solo un flash, una scarica elettrica di un millisecondo che ti ferma, ti sputa addosso una sensazione strana, non la cogli subito, non capisci se è un dejavu, un messaggio, boh; sai però che qualcosa è cambiato e aspetti la prossima sensazione...

Il giorno dopo sei davanti alla tv, ridi e scherzi, non sei più tanto lucido per l'abuso di divertimenti, ma non sei nemmeno a terra stremato. Tutto d'un colpo 4-5 secondi e finalmente ti rendi conto. Non ci vuoi proprio credere. Pensi che sia una cosa passeggera, pensi di averla superata e ci bevi/fumi su.
Ma la sera sei lì che ti prepari per andare a mangiare fuori e mentre ti specchi per accertarti che la tua faccia è di plastica, senti di nuovo quella cosa nella testa. Pochi secondi ma ormai l'hai capito.

L'ultimo giorno ormai è una cosa ricorrente. Ti saluta svegliandoti, l'avverti mentre fai il bagno in solitaria, sotto la doccia, durante l'aperitivo, smanacciando con le sigarette, quando vuoi addormentarti...

Sai che sarà disponibile a casa e sai anche (grazie alla privazione) che è stata una delle magie meravigliose del 2004 che è continuata anche questanno. E sai che ne sei ancora innamorato, anche se non vuoi ammetterlo...
E così all'una e passa di notte, quando sei stanco come un mulo e vorresti andare a dormire non puoi fare a meno di ascoltare per un paio di volte Blood On Our Hands dei Death From Above 1979 e sentirti in pace...




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