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15.1.07

My 2 cents sui Bloc Party

Arrivo al secondo disco dei Bloc Party con un ritardo mostruoso: ieri. E in questi mesi in cui ne sentivo solamente parlar male mi dicevo "no cazzo! anche loro hanno toppato? Non ci credo!" E così tra ieri e oggi, tra computer e autoradio me lo sono ascoltato tutto tipo 5 volte, che ai Bloc Party questo glielo devo, e per l'album d'esordio, e per il tipo di suono che fanno (a oggi facevano).
E mi sono messo a confrontarlo con il primo. Che sconfitta bruciante.

Già il primo. Ce lo ricordiamo bene? Le prime 4, autentiche saette, nel senso che alla velocità del fulmine piacciono, con (fra le 4) Positive Tension che per tre quarti di una canzone sembra una jam session e poi finisce in un raschioso crescendo di chitarra da stenderti... con una Banquet (non mi dilungo che la conosciamo bene) che fa ballare anche i sassi.
Poi a mio avviso una pausa con la traccia 5 per riprendere a sparare mega proiettili del calibro di She's Hearing Voices, This Modern Love e Price Of Gas. In mezzo altro medio / alto mestiere e poi Luno che nuovamente alza il voltaggio fino al corto circuito. E infatti l'album per me finisce lì. Insomma quante tracce esagerate? Parecchie.

E ora il secondo. Io non so bene cosa ci sia dietro, però un cambio così drastico proprio non me lo spiego. Giusto per fare dei confronti con altri secondi album così da me attesi mi vengono in mente quelli di Franz Ferdinand e Interpol. Anche lì entrambi minori rispetto all'esordio però nel caso degli scozzesi passiamo da un nove e mezzo a un otto e mezzo, nel caso dei nuiorchesi da un dieci a un sette e mezzo.
Qui la sufficenza non mi sento di dargliela. Non penso nemmeno sia un tentativo di produzione più commerciale, qui proprio non ci siamo già alla base della canzone.
Sembra di ascoltare la stessa traccia otto o nove volte.
Non vengono sfruttati i cavalli di battaglia di Silent Alarm, ovvero suoni panciuti, una batteria pestona che di più (nel genere) non si può, chitarra sferragliante che fa sdeng (sì sono un tecnico) e voce che avvolge mentre carica al tempo stesso.

Le conclusioni che mi faccio sono che sia sempre più difficile il secondo album per chi è giovane giovane. Nel senso che Interpol, Franz Ferdinand e TV On The Radio (loro col secondo album non sono scesi tra l'altro) sono arrivati al secondo album più vecchi. Ok che lo erano anche al primo, però mi viene da pensare che il primo può essere bello (leggi miracolo) per tutti, mentre il successivo viene gestito meglio da chi i 20 li ha passati da un decennio.

Dal vivo andrò a vederli lo stesso, sperando nella scaletta "passatista".

Giusto per la cronaca salvo due traccie; in ordine di gradimento c'è Uniform e poi The Prayer




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