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19.1.09

La birretta negata ed altri divieti

Ricapitoliamo 'a Capitale:

- Da novembre a Roma è vietato stazionare o muoversi "con un abbigliamento indecoroso, indecente e succinto" (aka "da mignotta" o "da letterina")
- Da sabato scorso, sempre nel centro di Roma, è vietato vendere alcool da asporto dopo le 21.

Non ho idea se tra i componenti della Giunta Comunale di Roma si annidi o meno uno strano esemplare transgenico di "Integralista Islamico-Light da Esterni", fatto sta che un simile divieto non fa altro che ridurre le libertà personali di chiunque decida di passare una serata a zonzo nel centro della nostra capitale: spiegatemi perchè l'altrui comportamento incivile debba comportare una riduzione delle MIE libertà personali.

Che sia forse una campagna virale per spingere il turismo? Presto, sbrigatevi a visitare la città, prima che vietino il bacio in pubblico, la "esse impura" o lo starnuto rumoroso nei giorni di festa comandata!

cru7do

p.s.: a chiunque tentasse di giustificare il divieto a causa dei cocci di vetro per strada, vorrei ricordare come in altre capitali (però del mondo civilizzato) sia possibile acquistare una birra a qualsiasi ora, senza che vi sia alcun problema bottiglie rotte: vuoto a rendere e cauzione rimborsabile. Funziona davvero, ho controllato di persona, quindi smettete di reinventare la ruota per problemi già risolti da altri, avete ben altre cose da affrontare.

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1.12.08

My Two Cents: Il disastro nascosto all'interno del decreto "salvacrisi"

Il decreto "salvacrisi", pubblicato domenica 30 Novembre, contiene una norma che potenzialmente fa a pezzi il nostro sistema normativo e civile: è stato introdotto il principio del "silenzio diniego"!

Nella stesura definitiva, hanno inserito una richiesta obbligatoria, da mandare all'agenzia delle entrate nel percorso necessario per ottenere le c.d. "agevolazioni sul risparmio energetico 55%". Se questa domanda non ottiene una risposta affermativa entro 30 giorni dall'invio SI INTENDE RIGETTATA!

Avete capito bene: questo è il "silenzio diniego", il contribuente può avere tutte le ragioni del mondo, ma se la sua controparte può vincere il confronto sempre: rifiutandolo! Se tu chiedi un'agevolazione, segui tutto l'iter per la richiesta e lo Stato non vuole concedertela, semplicemente NON TI RISPONDE!

Ma esattamente che cosa va a colpire? Grazie alle "agevolazioni sul risparmio energetico 55%" molte famiglie si sono potute permettere di affrontare la spesa per:
- una caldaia a condensazione (capace di dimezzare i consumi di gas)
- pannelli solari, per avere acqua calda gratis per nove mesi all'anno
- cappotti isolanti per edifici, per ridurre le dispersioni di calore
- nuovi serramenti con doppio vetro ed intercapedine, come sopra.

Tu spendi 10.000 euro, lo Stato te ne ridà indietro 5.500 euro in 3/5/10 anni sotto forma di minori imposte in dichiarazione, niente male, vero? Soprattutto in quanto alcuni di questi interventi, sommati al resto delle spese di ristrutturazione necessarie, possono arrivare senza problemi intorno ai 200.000 euro per una casa di medie dimensioni, ma i limiti della legge ti permettono di ottenere sconti per un totale di oltre 450.000 euro.

Ora, a lavori finiti, ti ritrovi una manciata di commi nel c.d. "decreto salvacrisi" che di fatto annullano un contributo che avevi messo in conto, senza il quale non ti saresti potuto permettere una cosa simile. Di fatto il Governo si è ripreso in maniera ben poco leale una cifra pari a 1,6 miliardi di euro, dalle tasche di persone comuni di tutti i ceti censuari.

Ci sono amici e clienti che hanno impiegato cifre anche rilevanti. Per scegliere se fare o meno questi interventi hanno valutato la convenienza dell'agevolazione, che poi gli è stata negata ingiustamente. Queste persone ora rischiano di ritrovarsi a pagare il conto finale, attraverso rate di importi troppo rilevanti per le loro tasche. 

Non dimentichiamo l'aspetto macroeconomico: ci sono 260.000 famiglie in questa situazione. Hanno speso oltre 3 miliardi di euro! Si parla di una cifra media di oltre 11.000 euro. Cosa succede quando un gruppo ampio di persone non riesce a pagare le proprie rate? Trasmette il problema agli altri, a catena. 
In teoria lo Stato dovrebbe prevenire i problemi, non causarli.

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28.10.08

Enjoy China Channel!

Benvenuti in China Channel: navigate sereni con i medesimi filtri alla navigazione applicati dal governo cinese ai propri cittadini.
Se per caso sgarrate, magari provando a visitare qualche sito inserito nella black list, perdete i diritti alla navigazione per 15 minuti*, senza neanche trovare poi ciò che stavate cercando in origine.

Se volete, lo potete addirittura considerare un simulatore di vita reale. Dopo aver frequentato i peggiori bar di Caracas ed altri ameni luoghi, potete concedervi anche questa simpatica gitarella di tutto riposo...


*: se riavviate il browser vi viene assegnato un nuovo IP, bypassando il problema (feature non presente per i cittadini cinesi, ovviamente ;-)

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15.9.08

Lo strano caso della customer satisfaction uccisa dalle 8:30 alle 21 in orario continuato (cit.)

Lo so, il titolo del post fa un po' schifo (ehm, scusi mister Haddon!), ma di fronte ad un simile fatto mi viene naturale un tentativo di alleggerire i toni, anche quando è totalmente inutile.

Cara Carrefour di Assago, come la mettiamo?
Un dubbio: ma l'oscena commessa che si è permessa di replicare con un "“Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“ è diventata così a causa delle fantastiche condizioni di lavoro all'interno di quel girone dantesco alle porte di Milano, oppure era già così di suo? In entrambi i casi, complimenti al direttore delle risorse umane. Mi chiedo chi abbia opzionato per dirigere il banco macelleria: se ha usato i medesimi criteri, probabilmente potrete presto trovarci il Mostro di Rostov.

Quanto al fotografo ed all'omino del computer, non penso sia il caso di sprecare appellativi.
Anzi, sì: stronzi.

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15.6.08

Condannato per "stampa clandestina" per sito/blog "irregolare"


Come un qualsiasi altro osservatore esterno, darei per scontato che un tribunale come quello di Modica (RG) fosse impegnato ad indagare in prevalenza su questioni di criminalità organizzata, mentre pare che si divertano piuttosto a tormentare uno storico, che usa il web per diffondere il risultato delle proprie inchieste su dolorosi fatti storici, eventi criminosi per i quali gli organi preposti non hanno mai fatto il proprio dovere.


Con il DDL contro le intercettazioni abbiamo perso uno dei pochi strumenti capaci ancora di farci indignare, ora sembra proprio che il prossimo obiettivo sia di imbavagliare definitivamente la società civile.

Mi aspetto che, nella prossima classifica sulla libertà di stampa nel mondo, l'Italia se la giochi ad armi pari con Iran, Birmania, Cina e Corea del Nord.


bonus track:





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